Born in Paris, France, in 1984 / Lives and works in Paris, France

Noémie Goudal stratifica elementi naturali e artificiali per creare installazioni drammatiche che l’artista fotografa e giustappone a contesti artificiali per fotografarle nuovamente. L’artista non compie alcun tentativo per dissimulare l’artificialità presente nelle sue immagini, sfruttando infatti l’artificio per porre l’accento sulle tracce di illusione che sostengono ogni sua opera. Sebbene suggeriscano una cascata, i fili visibili e i molteplici fogli di plastica bianca dell’opera Cascade svelano il suo trucco, inducendoci a mettere in discussione sia la nostra fiducia nell’imma - gine fotografica sia i modi in cui ci confrontiamo con il mondo naturale. Inoltre, la plastica bianca testimonia il fascino di Goudal per il modo in cui l’oggetto artificiale permea o, come in questo caso, sostituisce l’organico: il torrente di plastica rispecchia quello che ha invaso le nostre acque. L’immobilità di Iceberg offre una possibilità di fuga psicologica, mentre Reservoir II [pagina 26] suggerisce contemporaneamente la fuga e la realtà. L’immagine di una cascata al centro di una maestosa architettura sembra onirica, eppure la sua installazione nel palazzo veneziano di Vita Vitale, dove l’acqua può effettivamente riversarsi nello spazio dello spettatore, amplifica l’effetto del reale.

www.noemiegoudal.com