Born in Brighton, England, in 1966 / Lives and works in South West, England
Le barriere coralline incrostate di cirripedi di Tania Kovats si ispirano alla sua permanenza nel 2009 alle Isole Galapagos. Affascinata dai cirripedi in quanto creature che abitano, sia letteralmente che figurativamente, gli spazi tra il mare e la terra, la roccia e l’animale, il liquido e il solido, l’artista ha anche visto nella loro capacità di autogenerarsi e formare colonie una metafora dei rapidi sviluppi sociali, urbani ed ecologici nelle Galapagos. Negli ultimi quindici anni, la popolazione umana si è più che raddoppiata; i voli trisettimanali sono diventati sei al giorno e si acuiscono le tensioni tra la comunità scientifica, che vuole preservare l’ecosistema, e la comunità locale, che ha sempre più bisogno delle risorse limitate dell’arcipelago per sostentarsi. Alludendo alla riproduzione, al colonialismo e all’urbanizzazione, le barriere coralline di Kovats sembrano incarnare le sfide sociali e ambientali con le quali oggi le Isole Galapagos sono chiamate a confrontarsi a causa dell’espansione della popolazione.